Ve le ricordate quelle vecchie storie? Quelle che si raccontavano quando eravamo piccoli. Le storie che c’accompagnavano nella buonanotte, o che ci raccontavamo in un’ora di libertà, all’intervallo o tra amici, pensando che fossero vere, o solo sperandolo?
Le grandi menti, note e ignote, che quelle storie hanno create, hanno lasciato un solco indelebile nella nostra mente. Inconsciamente, forse, ancora pensiamo a quelle storie, quando parliamo di cose vere, di valori e di sogni. Magari anche soltanto per cercare di ritrovare la spensieratezza di quando si era bambini, e si immaginavano draghi e troll nascosti nella selva più buia…
C’era una Volta è un gioco a suo modo nostalgico: i giocatori, radunati insieme attorno a un tavolo, si raccontano una storia fatta di fate e magia e di strane vicende. A turno, prendono la parola per narrare e narrarsi con l’aiuto di carte meravigliosamente illustrate, ciascuna raffigurante un elemento cardine del mondo di fiaba: animali che parlano, principesse, spade magiche, segreti e peripezie a non finire, che guideranno la trama verso nuovi orizzonti.
Ma, esattamente come nella storia che si vuole raccontare, tale avvicendamento non sarà affatto semplice: ogni narratori ha una sua vicenda da raccontare! Guidato da un finale segreto che solo lui conosce, mira a raggiungere quel Lieto Fine personalissimo che vorrebbe concludesse la storia, e di farlo prima che qualcun altro possa strappargliene l’occasione.
Tra interruzioni, svolte repentine, colpi di scena e idee meravigliose, questo gioco ormai diventato un classico della narrazione vi saprà sicuramente regalare un’esperienza che ricorderete (e, perché no, che forse racconterete).
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