Root

Root è un gioco che ha avuto molto successo, tra gli appassionati. Meravigliosamente illustrato, questo gioco di strategia asimmetrico mette a confronto fino a quattro diverse fazioni a contendersi il controllo su una foresta tumultuosa, dove l’astio cova perenne tra vecchio e nuovo regime, e dove il dissenso porta a sacche di ribellione pronte a esplodere.

Il gioco prevede quattro fazioni, ciascuna delle quali viene giocata in modo completamente diverso dalle altre: da una parte, i gatti al servizio della Marchesa de Gattis, rappresentano un modello di “civiltà strategica gestionale classica”, che punta a raccogliere risorse per costruire, reclutare ed espandersi; il vecchio ordine della Dinastia delle Aquile si comporta invece come un rigido ordine militare, che prevede un sistema di assegnazione di ordini a catena che devono essere mantenuti validi il più a lungo possibile (pena, la caduta del regime); l’Alleanza dei Boschi degli abitanti del bosco è un gruppo di guerriglieri raffazzonato, ma insidioso, che punta alla vittoria nel lungo periodo, coltivando sacche di ribellione e infastidendo le altre fazioni, per poi travolgerle; da ultimo, il Vagabondo si comporta in modo insolito, perché a differenza delle altre fazioni è effettivamente un singolo avventuriero in cerca di fortuna, che può vendersi come mercenario e che punta a vincere attraverso gloria e ricchezza.

Per vincere a Root occorrerà prestare estrema attenzione a quello che gli altri giocatori stanno facendo, ricordando che ciascun avversario agisce in base a delle proprie logiche, diverse dalla propria. Un titolo di sicuro appeal, da provare.